Dimmi, specchio delle mie brame: meglio il moderno o il vintage?

Dimmi, specchio delle mie brame: meglio il moderno o il vintage?

Articolo scritto da Denise Carulli del team di HabitissimoQuando nel XIV secolo, a Murano, veniva promossa la prima e più prestigiosa produzione Made in Italy di specchi, di certo non si poteva immaginare che da manufatto estremamente costoso e pregiato si sarebbe potuti arrivare alla diffusione capillare di questo "oggetto del desiderio" a prezzi decisamente più bassi e accessibili.Oggi lo specchio è chiaramente lontano dall'essere quel costosissimo e lussuoso manufatto che era a Venezia durante il Rinascimento. Ma, nonostante una parte della produzione industriale tenda a generare prodotti sempre più anonimi ed economici, non si dimentichi che uno specchio può, ancora in quest'epoca, rappresentare un oggetto curato e personalizzato, unico e prezioso.Il Made in Italy, nonostante non sia più̀ l'ombelico del mondo come nel 1300, ha comunque ancora una storia da raccontare e può̀ farlo seguendo una strada doppia: l’estremamente contemporaneo contro l’assolutamente antico.L’oggetto specchio viene prodotto ormai a livello industriale (se non in casi di nicchia) e se in altre epoche (per esempio negli anni del boom economico post bellico) la produzione in serie poteva rappresentare un segno di abbassamento della qualità̀, della creatività̀, della personalizzazione, oggi non è detto che ciò sia sempre vero. Ma andiamo con ordine: se si è alla ricerca di uno specchio di alta qualità, che unisca design e tecnologia, ecco che la produzione industriale mette a disposizione del cliente esigente una grande quantità di risorse: l'industria non è più sinonimo, come si diceva più su, di lavoro in serie e catena di montaggio, ma rappresenta il punto più alto in cui la tecnologia e lo studio sui materiali incontrano la materia prima. È quello che accade quando si plasma il cristallo ad elevate temperature in uno stampo in fusione, riuscendo a raggiungere qualunque risultato si desideri: le forme sinuose e irregolari che lo stile contemporaneo propongono in materia di specchi sono il risultato di ricerche approfondite e anni di esperienza delle più importanti case produttrici italiane e mondiali. L'industria produce specchi iconici, che non sono solo strumenti ma diventano attrazione, opera d'arte, oggetto di design.La seconda strada percorribile per avere nella propria casa uno specchio "particolare", un oggetto di design, un prodotto che si lasci ammirare, è fare visita ai mercatini vintage, sbirciare le botteghe dei rigattieri o degli antiquari. La natura quasi mitologica di questo oggetto così intrigante, lo specchio, potrebbe stuzzicare altri aspetti dell'animo umano: alcune case, alcune ricerche di stile, alcuni committenti non amano quello che è nuovo, semplicemente perché́ sono affascinati dall'idea di possedere un oggetto in grado di raccontare una storia. Lo specchio è l'oggetto che per eccellenza conserva (come fosse quello di disneyana memoria) un'anima, un fondo magico, un racconto. "Lo specchio delle brame", quell’oggetto vintage che si acquista da un rigattiere o semplicemente in un mercatino, ha già specchiato l'immagine di qualcuno, ha già riflesso delle emozioni, ha già abitato degli spazi. È questo quello che affascina chi cerca uno specchio vintage: l'idea che dietro la lastra di vetro, occultata nel foglio di metallo riflettente, possa nascondersi un'emozione lontana.Ma veniamo allo stile: è sempre vero che uno specchio dal design contemporaneo tende a eliminare la cornice, mentre uno specchio antico fa della cornice un punto focale?Tendenzialmente è così ma è giusto precisare che non è una regola. Ci sono specchi moderni, venuti fuori dalla più contemporanea delle ricerche, che non disdegnano la cornice perché vedono in essa un ulteriore fonte di distinzione. Cornici in qualunque materiale e che non sempre identificano nel metallo l'emblema della contemporaneità. Il legno, ancora oggi, rappresenta un materiale molto in voga tra i designers di specchi, dando vita a forme ricercate e all'avanguardia.È altresì vero che in epoca antica lo specchio senza cornice non era neanche lontanamente immaginabile: la cornice, in uno specchio vintage, gioca un ruolo davvero importantissimo. Non è sempre in legno, in epoche lontane era molto usato anche il metallo, soprattutto il bronzo e molto dipendeva dal luogo di produzione.Nel panorama vintage, oggi, è molto richiesto lo specchio esotico: il pezzo che arriva da oltreoceano, che attraversa non solo le epoche ma addirittura il mondo, è un'attrattiva a cui anche i più convinti assertori del design contemporaneo non possono resistere. Uno specchio vintage in una stanza dichiaratamente minimalista e ultra moderna, spesso diventa protagonista in modo sorprendente, cattura la curiosità, è una macchia rossa su un foglio bianco. Share this post Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su linkedin Condividi su print Condividi su email Articoli Recenti SEGUIMI SU INSTAGRAM Instagram
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